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domenica 22 novembre 2009

CORSO DI PIZZICA E TARANTELLE DEL SUD ITALIA


CORSO DI PIZZICA E TARANTELLE DEL SUD ITALIA

Mercoledì h21:00/22:30
presso: CONTAINER CLUB
Via dello Stallo, 7 - Bologna
(Quartire San Vitale, traversa di via Massarenti)
In autobus: linea 14, fermata Grattacielo

INIZIO CORSO: 7 Ottobre 2009
CORSO ANNUALE: Ottobre-Maggio

COSTO: 50€ mensili+Tessera ARCI


A cura della Scuola PROGETTO SATYRIA
INSEGNANTE: Cecilia Casiello

Per INFORMAZIONI e ISCRIZIONI:
Cell. 328/6122146
E-Mail: progettosatyria@gmail.com www.myspace.com/progettosatyria www.myspace.com/ceciliacasiello

Il Sud dell’Italia è musicalmente caratterizzato dalla Tarantella, macrogenere che in se racchiude diversi stili e modalità che sono variati nei secoli e nelle varie aree geografiche.
Ogni tarantella ha passi e modalità differenti strettamente legate al ritmo e alla cultura del luogo d’appartenenza, tutte accumunate da ritmi trascinanti, tutte col medesimo fascino e interesse.
Danze tramandate informalmente per secoli, oggi studiate e codificate perché possano sopravvivere per sempre nella memoria e nella storia del nostro popolo…è giusto che oggi possano essere riconosciute come “danze italiane” e per questo insegnate.

Per meglio comprendere le diverse forme di tarantella sarà effettuata una contestualizzazione storico sociale, legata alle teorie di diffusione e modificazione delle varie tarantelle al quale si farà costante riferimento.

Di ogni tarantella saranno analizzati:
- PASSI BASE
- DINAMICHE di coppia (donna/uomo, donna/donna, uomo/uomo)
- INTENZIONI della Danza: dal corteggiamento allo sdegno, dall’intesa alla sfida, dalla complicità all’ostilità.
- Differenze e le affinità tra le varie Tarantelle italiane;


Il CORSO si occuperà di:

PIZZICA SALENTINA
La Pizzica è una danza tradizionale ballata nel Salento, zona della Puglia compresa tra la provincia di Brindisi, Lecce e Taranto.
È una danza simbolica e trascinante, che nel ritmo incalzante del Tamburello, strumento principe di questa musica, trasfigura tutta la passione, la gioia di vivere quanto il dolore dell’esistenza di una Terra d’antica cultura.
Danza ludica nella quale le coppie ballando, nel susseguirsi di scambi, intensi sguardi e giri vorticosi che seguono il ritmo incalzante dei tamburi danno vita ad una sensuale danza verticale, tra cielo e terra, tra simbolismo e passione.
Il corso prevede l’apertura al movimento: ascolto e comprensione del ritmo (terzinato), improvvisazione e imitazione per abituare il corpo al tempo della pizzica e scoprirne i movimenti direttamente nella danza. Approfondimento dello stile maschile e femminile con particolare attenzione ai giri per le donne e cenni sulla scherma per gli uomini. Particolare attenzione è dedicata alla differenza di stili legata alle differenti aree del Salento. Si analizza quindi il cerimoniale della Ronda: modalità d’entrata, scelta del compagno e invito, rapporto tra i danzatori, attenzione sullo sguardo e l’intesa. Essendo fondamentalmente una danza di improvvisazione, nella pizzica si danza se stessi, si porta il proprio essere di uomo o donna; senza “core” non vi è pizzica ma solo vuota danza estetica! Perciò grossa importanza sarà riservata alle “intenzioni”: ogni movimento della danza è finalizzato alla comunicazione.

TAMMURRIATA CAMPANA
La Tammurriata è una Tarantella tipica della Campania, danza di coppia musicalmente caratterizzata dal ritmo binario della Tammorra.
Un corso di "TAMMURRIATA" per una conoscenza più approfondita, che rispetti la tradizione quanto le nuove esigenze dei giovani: perchè tutti possano ballare la gioia e la magia di tale danza, tutelandone la sua originaria natura.
Particolare attenzione sarà rivolta alle VOTATE: caratteristiche variazioni del ritmo e del ballo, con risvolti talvolta energici ed acrobatici.
Studio de "U Circhio": Cecrchio Rituale, nel quale ha luogo la danza. Si cercherà di comunicare il "cerimoniale": modalità d’entrata e dinamiche interne, il ballo di coppia e la relazione con il gruppo.
Si affronterà la tecnica delle Castagnette: strumento che si utilizza per accompagnare il ritmo durante la danza.
Saranno analizzati i diversi STILI della Tammuriata: Agro-Nocerino-Sarnese, Giulianese, Avvocata, Terzignese.

TARANTELLA CALABRESE
L'espressione tipica del ballo calabrese, la Tarantella caratteristica della zona di Reggio Calabria, è la cosiddetta Viddhaneddha
Il “Suono a ballu” ha una importanza preponderande( ancora oggi ) nella vita sociale delle comunità Reggine. Gli strumenti: organetto, zampogna, Lira, Chitarra Battente e la scansione ritmica è assicurata dal tamburello.
La danza, sia che avvenga con coppia omogenea che con coppia mista ha un significativo simbolismo dei passi. Verrà analizzatai “La Rota”: prima delle danze si delimita lo spazio circolare entro cui il ballo deve aver luogo, all’interno del quale ci sono i suonatori e tutti coloro che verranno chiamati a danzare. Si cercherà di comunicare il "cerimoniale": modalità d’entrata e dinamiche interne.Particolare attenzione sarà data allo studio del "Mastru d'Abballu" (il maestro di ballo): a dirigere le danze viene tacitamente e preventivamente prescelto il capo carismatico che sceglie e i danzatori. Il ballo di coppia e la relazione con il gruppo.

TARANTELLA del GARGANO
Il Gargano, altopiano pugliese nella provincia di Foggia, ricco di cultura e storia, è patria di affascinati tarantelle. Rodianella e Montanara, danze che pur avendo gli stessi passi hanno variazioni nello stile e nell’intensità dl ritmo. Danze che possono essere di forte intesa e complicità, ma che i sé racchiudono sempre un momento di sfida, che può essere scherzoso ed amichevole quanto trasformarsi in un forte e violento scontro.

Ci si dedicherà inoltre alle due danze corali (balli in gruppo e in cerchio):
- KALINIFTA, danza della Grecìa Salentina, zona di dominazione e cultura greca del Salento.
- TARANTELLA MONTEMARANESE, danza caratteristica del paese campano Montemarano, tipica del periodo carnevalesco.

A conclusione di ogni lezione è prevista un lavoro sulla Danza spontanea: acquisite le basi delle varie Tarantelle i partecipanti saranno invitati a danzare liberamente, aprendosi alla rielaborazione dei passi e all’improvvisazione, sulla base di musiche tradizionali e di nuova rielaborazione; alla ricerca di nuove forme più consone alla realtà che oggi viviamo: quindi movimenti più liberi e forse anche più spudorati o energici, ma sicuramente sempre nel rispetto delle dinamiche originarie.


Ogni lezione prevede un riscaldamento iniziale ed un raffreddamento finale che servano a preparare l’organismo allo sforzo fisico, a movimenti a ritmo e alla consapevolezza del proprio corpo e sopratutto onde evitare possibili infortuni durante il lavoro.

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